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Sala degli Specchi Versailles: Descrizione, Curiosità e Biglietti

Benvenuto nel cuore pulsante della Reggia di Versailles, dove arte e storia si fondono in un incredibile spettacolo di luce e riflessi: la Sala degli Specchi. Conosciuta anche come Galleria degli Specchi, questa sala è molto più di un semplice corridoio: è un vero e proprio simbolo del potere e dell’opulenza del regno di Luigi XIV, il Re Sole.

In questo articolo, ti porterò in un viaggio esclusivo attraverso il tempo. Esploreremo la storia affascinante e le curiosità nascoste dietro ogni specchio dorato di questa magnifica galleria. Dalla sua concezione architettonica, ideata dai maestri Jules Hardouin-Mansart e Charles Le Brun, fino agli eventi storici che hanno avuto luogo tra queste pareti scintillanti, ogni dettaglio contribuisce a rendere la Sala degli Specchi un luogo da non perdere.

Scoprirai aneddoti sorprendenti, dettagli artistici mozzafiato e, naturalmente, tutte le informazioni necessarie per organizzare la tua visita. Lasciati affascinare dalla grandezza e dalla bellezza di uno degli spazi più emblematici di Versailles: continua a leggere e immergiti completamente nella storia e nell’arte di uno dei capolavori più celebrati della Francia e del mondo intero.

ALT! Non perdere tempo in coda, fatti dare un consiglio: quando visiti un luogo così affascinante come la Sala degli Specchi, l’ultimo pensiero che vuoi avere è quello di sprecare il tuo tempo in fila. Acquistando un biglietto saltafila, puoi assicurarti l’accesso diretto a questo capolavoro senza inutili attese, garantendoti più tempo per goderti la bellezza senza pari della Reggia di Versailles. Clicca qui per acquistare il tuo biglietto e iniziare il tuo viaggio nella storia e nell’arte con un ingresso privilegiato.

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Galleria degli Specchi Versailles: storia e descrizione

La Galleria degli Specchi, situata nel cuore del Palazzo di Versailles, rappresenta uno degli esempi più straordinari e affascinanti dell’architettura barocca francese. Questo capolavoro architettonico non solo riflette la magnificenza del potere regale di Luigi XIV, il Re Sole, ma testimonia anche le ambizioni politiche, culturali e artistiche della Francia durante il suo regno. La storia della sua costruzione è un viaggio attraverso l’arte, l’ingegneria e la politica del XVII secolo, che culmina in un’opera che ancora oggi stupisce per la sua bellezza e grandezza.

La costruzione

ID 13939341 @ Ivan Soto | Dreamstime.com

Prima che Luigi XIV decidesse di espandere il palazzo originale, Versailles era principalmente un dominio di caccia con un piccolo castello costruito sotto il regno di suo padre, Luigi XIII. Tuttavia, con l’ascesa al potere di Luigi XIV, Versailles fu destinata a diventare il simbolo del potere assoluto del monarca, un luogo dove la magnificenza della corte potesse essere esibita e la nobiltà tenuta sotto controllo. 

Nel 1661, Luigi XIV incaricò l’architetto Louis Le Vau di intraprendere un’ambiziosa ristrutturazione e un importante ampliamento del palazzo esistente.

Le Vau iniziò trasformando l’antico castello in una struttura di gran lunga più grande, aggiungendo ali estese per accogliere la crescente corte del re. La costruzione di questi nuovi spazi avvenne parallelamente all’elaborazione dei giardini da parte del paesaggista André Le Nôtre e del lavoro del decoratore Charles Le Brun, creando un insieme armonico e simmetrico che enfatizzava l’ordine e la grandezza dell’opera

Ma, nonostante l’imponente lavoro svolto, la struttura principale del palazzo e le sue decorazioni ancora non soddisfacevano pienamente le ambizioni del re, che desiderava un simbolo ancora più grandioso del suo regno

Fu così che, nel 1678, con Versailles già trasformato in un palazzo di proporzioni enormi, Luigi XIV affidò a Jules Hardouin-Mansart, successore di Le Vau, il compito di aggiungere alcuni ulteriori elementi di sfarzo

sala degli specchi reggia di versailles Luigi XIV

ID 94366688 @ Ruslan Gilmanshin | Dreamstime.com

Hardouin-Mansart progettò la Galleria degli Specchi come parte di una serie di lavori che includevano l’ampliamento delle ali nord e sud del palazzo. La Galleria fu costruita al posto di una grande terrazza all’aperto, progettata da Le Vau, che affacciava sui giardini ad ovest.

La Galleria degli Specchi fu concepita non solo come un passaggio o un salone di ricevimento, ma come una vera e propria dichiarazione di potenza. Lunga 73 metri, alta 12,3 metri e larga 10,5 metri, la Galleria univa il Salone della Guerra a nord con quello della Pace a sud, simboleggiando la doppia natura del regno di Luigi XIV, sia bellicoso che pacificatore

La struttura è caratterizzata da 17 finestre affacciate sui giardini e da altrettante arcate rivestite di specchiere di fronte a queste che, attraverso i loro 357 specchi, riflettono la luce naturale e amplificano la maestosità dello spazio.

La decisione di utilizzare specchi di grandi dimensioni fu particolarmente innovativa e simbolica. In un’epoca in cui gli specchi erano ancora beni rari e costosi, la loro presenza massiccia nella Galleria non solo aumentava la luminosità e lo splendore del luogo, ma rappresentava anche una sfida diretta alla supremazia industriale di Venezia in questo settore. Per realizzare ciò, Luigi XIV aveva precedentemente istituito la Manufacture royale de glaces de miroirs allo scopo promuovere l’industria degli specchi in Francia, riuscendo così a ridurre la dipendenza dalle importazioni veneziane e a dimostrare l’autosufficienza e il potere industriale del suo regno.

La Galleria degli Specchi, quindi, non si configura “solo” come un capolavoro architettonico, ma anche come un simbolo potente delle ambizioni politiche, culturali e tecnologiche di Luigi XIV, il cui regno è stato segnato da un incessante desiderio di grandezza e di dominio assoluto.

Le decorazioni

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ID 47105909 @ Gaspard Walter | Dreamstime.com

La Galleria degli Specchi del Palazzo di Versailles, dicevamo in apertura, è un autentico trionfo dell’arte barocca. La sua decorazione interna non è solo un esempio di maestria artistica, ma anche un’affermazione politica e culturale.Il suo design elaborato e i suoi ornamenti richiamano l’epoca d’oro della Francia sotto il regno di Luigi XIV, evidenziando l’intersezione tra arte, potere e ideologia.

La decorazione della sala fu affidata principalmente a Charles Le Brun, primo pittore del Re e direttore dell’Accademia reale di pittura e scultura. Le Brun era responsabile dell’armonizzazione della decorazione interna del palazzo, e il suo lavoro nella Galleria è considerato uno dei suoi più importanti capolavori

L’arte e l’architettura della Galleria furono pensate per glorificare le vittorie politiche e militari di Luigi XIV attraverso una narrazione che enfatizzasse la sua legittimità e la sua grandezza come sovrano assoluto. A tal fine, Le Brun posizionò sopra ciascuna arcata magnifici riquadri e pannelli dipinti che raccontano gli eventi significativi del regno di Luigi XIV.

Ma è il soffitto, diviso in 30 pannelli dipinti, ad essere forse l’elemento più spettacolare della Galleria. Questi pannelli sono incorniciati da stucchi dorati e raffigurano vari momenti della storia del regno di Luigi XIV, dalla presa di potere fino alle sue numerose vittorie militari. Le scene glorificano il re come una figura quasi divina, sempre giusta e pacificatrice. Esempi di questi affreschi includono la rappresentazione della Battaglia di Leiden o il Trattato di Nimega, scelti per evidenziare l’influenza e il potere del monarca sia in patria, sia all’estero.

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ID 94366921 @ Ruslan Gilmanshin | Dreamstime.com

I dettagli dorati che adornano la Galleria aggiungono un ulteriore livello di magnificenza. La doratura, applicata su cornici, trofei, ed armi, riflette la luce delle candele e degli specchi, creando un ambiente che è allo stesso tempo opulento e accogliente. Questo uso estensivo dell’oro non solo accentua la ricchezza visiva della sala, ma simboleggia anche il potere solare associato al Re Sole.

Le sculture e i busti che decorano la Galleria, invece, aggiungono un ulteriore strato di significato alla sala. Statue di divinità greche e romane, simboli di virtù e potere, intervallano gli spazi tra le finestre e gli specchi e mirano ad associare il monarca con l’ideale di un regno governato dalla saggezza e dalla giustizia degli antichi dei.Questi lavori sono strategicamente collocati per armonizzarsi con l’architettura barocca della sala e il suo schema decorativo dorato.

Le figure mitologiche, come quelle di Apollo e Diana, non sono certo scelte a caso. Apollo, il dio del sole, è un richiamo diretto al soprannome di Luigi XIV, e simboleggia la luce, la purezza, e la saggezza, tutti attributi ideali per un sovrano. La presenza di Apollo, spesso rappresentato mentre guida il carro del sole attraverso il cielo, sottolinea la connessione tra il re e le forze cosmiche e divine. Diana, la dea della caccia, rappresenta invece la vigilanza e la virtù, qualità che un sovrano dovrebbe possedere per proteggere e governare il suo popolo.

Le statue di personaggi storici e figure allegoriche giocano un ruolo cruciale nel sottolineare i temi del potere e della giustizia. Ad esempio, figure come quella della Giustizia, spesso rappresentata con la bilancia, ribadiscono l’immagine di Luigi XIV come un governante equo e misurato. Queste rappresentazioni servono a rafforzare l’ideologia di un re che agisce come un mediatore divino, portando equilibrio e ordine al suo regno.

Oltre alle statue e ai busti, la Galleria è impreziosita da rilievi e piccole sculture che decorano i pilastri e le cornici degli specchi. Questi elementi, spesso in marmo o in bronzo dorato, includono motivi floreali, frutta, e simboli del regno animale, che mirano a rappresentare l’abbondanza e la prosperità del regno di Francia sotto Luigi XIV.

Le funzioni

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Ma la Galleria degli Specchi del Palazzo di Versailles non è “solo” un capolavoro di arte e architettura barocca. Questo ambiente, infatti, ha fatto da sfondo a numerosi eventi storici significativi, consolidandosi come uno spazio di grande importanza politica e culturale. Lungo i secoli, questa straordinaria sala ha ospitato funzioni cerimoniali, eventi di stato e occasioni di rappresentanza, facendosi vessillo del potere e dell’influenza della monarchia francese e, successivamente, della nazione stessa.

Una delle prime grandi funzioni della Galleria fu quella di accogliere le lussuose feste e i balli organizzati da Luigi XIV, che usava questi eventi per mostrare la ricchezza e il potere della monarchia francese. Questi incontri erano strumentali per affascinare e intimidire gli ospiti stranieri, nonché per consolidare alcune alleanze politiche strategiche.

Già nel 1686, la Galleria degli Specchi fu il luogo scelto per il primo ricevimento in onore della visita dell’ambasciatore del Siam. Questo evento, famoso per la sua opulenza (3000 candele furono utilizzate per illuminare a giorno la sala) fu significativo perché segnò l’inizio delle relazioni diplomatiche tra il Regno di Francia e i paesi lontani, concretizzando il desiderio di Luigi XIV di espandere l’influenza francese a livello globale.

Il 25 febbraio 1745, durante il regno di Luigi XV, la Galleria ospitò il celebre “Bal des Ifs”, un ballo mascherato in onore del matrimonio dell’infante don Filippo di Spagna con Luisa Elisabetta di Francia. Questo evento fu uno dei più sfarzosi dell’epoca, con ospiti che indossavano costumi sontuosi e una decorazione che trasformò la Galleria in una foresta incantata.

Tuttavia, uno degli eventi più rilevanti che hanno avuto luogo nella Galleria è senza dubbio la firma del Trattato di Versailles del 28 giugno 1919. Questo trattato non solo pose fine alla Prima Guerra Mondiale, ma ridisegnò anche le mappe politiche dell’Europa e influenzò profondamente il corso del XX secolo. La scelta della Galleria degli Specchi come sede per la firma del trattato non fu casuale: simboleggiava infatti il ritorno della pace in un luogo che rappresentava la magnificenza e la potenza storica della Francia.

Oggi, la Galleria continua a svolgere un ruolo importante nelle funzioni ufficiali della Repubblica Francese. Sebbene non sia più il centro della vita politica quotidiana, la sala viene periodicamente utilizzata per ricevimenti di stato e incontri diplomatici che sottolineano l’importanza continua di Versailles come simbolo di cultura e storia francese ed europea. Eventi culturali come concerti e spettacoli d’arte vengono organizzati per sfruttare l’acustica unica e l’ambiente maestoso della Galleria, rinnovando il suo ruolo come luogo di incontro tra passato, presente e futuro.

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Versailles: curiosità e aneddoti sulla Sala degli Specchi

La Galleria degli Specchi del Palazzo di Versailles non è soltanto un capolavoro architettonico e artistico; è anche un luogo ricco di storie affascinanti, aneddoti e curiosità che attraversano i secoli. Questo capitolo esplora alcune delle storie meno note ma non per questo meno intriganti che hanno avuto come sfondo questa magnifica sala.

Una risposta a Venezia

Nel XVII secolo, gli specchi erano tra gli oggetti più costosi che si potessero acquistare in Europa. La produzione di specchi di grandi dimensioni era dominio incontrastato della Repubblica di Venezia, una potenza che in pochi osavano sfidare. Quando Luigi XIV decise di adornare un’intera galleria con queste costose meraviglie, lanciò anche e soprattutto un chiaro messaggio politico: la Francia poteva competere e, anzi, superare il lusso e la tecnologia di qualsiasi altra corte europea. 

Per ridurre la dipendenza dai costosi specchi veneziani, Luigi XIV finanziò la creazione della Manifattura di Gobelins e, più tardi, della Manifattura Reale di Specchi a Saint-Gobain.

Questa mossa non solo assicurò che la Galleria potesse essere completata con materiali nazionali, ma segnò anche l’inizio della produzione di specchi in Francia, riducendo il monopolio veneziano e dando inizio a un’industria che è fiorita fino ai giorni nostri.

Un luogo di passaggio

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la Galleria degli Specchi non era solo usata per le occasioni speciali: fungeva anche da passaggio quotidiano per i membri della corte.

Il re stesso, insieme ai suoi cortigiani, attraversava regolarmente la Galleria per spostarsi tra le sue stanze private e la Cappella Reale per la messa quotidiana. Questa routine quotidiana rendeva la Galleria un luogo vivace, pieno di intrighi e pettegolezzi di corte.

A prova di Rivoluzione

Durante la Rivoluzione francese, il Palazzo di Versailles, inclusa la Galleria degli Specchi, fu abbandonato e in parte saccheggiato. I simboli della monarchia furono distrutti o rimossi ma, sorprendentemente, molti degli specchi e degli arredi originali della Galleria sopravvissero a questo periodo tumultuoso. Ciò che andò perso o si danneggiò fu accuratamente restaurato o replicato nei secoli successivi per mantenere l’aspetto che Luigi XIV aveva originariamente inteso per la sala.

Visitare la Sala degli Specchi: biglietti e info utili

Visitare la Galleria degli Specchi nel Palazzo di Versailles è un’esperienza che incanta migliaia di turisti ogni anno.

Per assicurarti una visita senza intoppi e per sfruttare al meglio il tempo disponibile, è essenziale pianificare in anticipo il tuo accesso alla Galleria.

Di seguito ti fornirò informazioni dettagliate su come accedere alla Galleria degli Specchi, suggerendoti alcune chicche per ottimizzare la tua visita.

Orari e giorni migliori

Prima di tutto, è cruciale decidere quando visitare la Galleria degli Specchi. Il Palazzo di Versailles attrae un numero davvero elevato di visitatori ogni giorno, quindi scegliere il momento giusto può fare la differenza in termini di affollamento e godimento dell’esperienza. 

Il palazzo è meno affollato nei giorni feriali, specialmente nei mesi meno turistici come quelli invernali.

Le prime ore del mattino subito dopo l’apertura o le ultime ore prima della chiusura sono i momenti ideali per visitare il Palazzo e le sue sale evitando le folle.

Acquista un biglietto in anticipo 

Acquistare i biglietti online in anticipo è fortemente raccomandato per evitare lunghe attese alle casse. Specialmente in alta stagione, la coda in biglietteria potrebbe protrarsi per quasi un’ora; acquistare un biglietto in anticipo ti permette di evitare di perdere tempo in fila.

Accesso al palazzo 

Una volta giunti a Versailles, ci sono alcuni passaggi specifici da seguire per arrivare fino alla Galleria degli Specchi.

Dopo aver attraversato l’imponente cancello d’ingresso, i visitatori devono passare attraverso attenti controlli di sicurezza. Ti consiglio di arrivare con almeno 30 minuti di anticipo rispetto all’orario di prenotazione, così da assorbire eventuali ritardi dovuti alle procedure di sicurezza.

Segnaletica e mappe

All’interno della Reggia, la segnaletica è piuttosto chiara. Puoi comunque acquistare una mappa all’ingresso, ma ti consiglio di salvare questo sito tra i preferiti in modo da avere sempre con te articoli di approfondimento e chicche per la tua visita alla Reggia di Versailles.

Come arrivare alla Galleria degli Specchi

Una volta superato l’ingresso principale, la strada verso la Galleria degli Specchi è ben indicata. Generalmente, la visita inizia dalla Cappella Reale, prosegue attraverso gli Appartamenti del Re e infine conduce alla Galleria degli Specchi. La galleria si trova al centro del palazzo e funge da collegamento tra le due ali principali.

Tempistiche

Dedica almeno 1 ora all’esplorazione della Galleria degli Specchi e delle stanze adiacenti. Se desideri approfondire la storia e l’arte del palazzo, considera di dedicare un po’ di tempo in più o di prenotare una visita guidata.

Visite guidate

Se desideri una comprensione più profonda, le visite guidate offrono spiegazioni dettagliate non solo sull’architettura e la decorazione, ma anche sui contesti storici e culturali che hanno plasmato la Galleria. Qui puoi trovarne alcune che faranno al caso tuo.

Fotografia e altro

È permesso fotografare, ma sempre senza flash per preservare gli interni. Si raccomanda discrezione e rispetto per gli altri visitatori. Data l’importanza storica e culturale della Galleria degli Specchi, ai visitatori è inoltre richiesto di mantenere un comportamento rispettoso, evitando di toccare le opere esposte e di parlare a voce alta.

Seguendo questi consigli, la tua visita alla Galleria degli Specchi sarà non solo più piacevole, ma anche molto più arricchente.

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Versailles, Galleria degli Specchi: F.A.Q.

Quanto è lunga la Galleria degli Specchi di Versailles?

La Galleria degli Specchi di Versailles misura 73 metri di lunghezza.

A cosa deve il suo nome la galleria degli specchi?

La Galleria degli Specchi deve il suo nome alla sua caratteristica principale: i 357 specchi che rivestono le 17 arcate lungo la parete di fronte alle finestre. Questi specchi, progettati per catturare e riflettere la luce proveniente dai giardini, creano un effetto visivo straordinario che amplifica la magnificenza e la luminosità della sala.

Quali sono le stanze più importanti della Reggia di Versailles?

Alcune tra le stanze più importanti della Reggia di Versailles sono la Galleria degli Specchi, capolavoro architettonico e artistico, simbolo della grandezza del regno di Luigi XIV; gli Appartamenti del Re e della Regina che, decorati con grande opulenza, ospitano una serie di stanze ciascuno, con decorazioni che riflettono i gusti personali e gli stili di vari monarchi; la Cappella Reale, una delle ultime grandi aggiunte a Versailles sotto Luigi XIV, esempio squisito di architettura barocca; e l’Opera Reale di Versailles, la sala da teatro costruita sotto il regno di Luigi XV, famosa per la sua acustica e la ricca decorazione interna.

Cosa vedere all’interno della Reggia di Versailles?

All’interno della Reggia di Versailles si trovano stanze magnificamente ornate che incarnano il fasto e l’autorità della monarchia francese. Le attrazioni principali comprendono la Galleria degli Specchi, gli Appartamenti del Re e della Regina, la Cappella Reale e l’Opéra Royal. Oltre a questi eminenti spazi, Versailles ospita anche una serie di appartamenti più piccoli, alcune gallerie d’arte e il Museo della Storia di Francia, tutti arricchiti da una profonda eredità storica, capolavori artistici, mobili d’epoca e decorazioni sofisticate.

Conclusione

Bene, eccoci giunti al termine del nostro approfondito viaggio alla scoperta della Galleria degli Specchi, uno dei gioielli più splendenti della Reggia di Versailles. Con questo articolo abbiamo esplorato varie dimensioni di questa sala, illuminando non solo la sua straordinaria bellezza ma anche il suo significato storico e culturale.

Abbiamo iniziato tracciando la storia della sua costruzione, una testimonianza dell’ambizione di Luigi XIV di creare un simbolo di potenza e splendore che superasse ogni altro sovrano europeo dell’epoca. 

Successivamente, abbiamo esplorato le decorazioni che adornano la Galleria, i suoi specchi straordinariamente lavorati e gli affreschi che narrano storie di trionfi militari e di diplomazia

Non abbiamo trascurato l’importanza storica della Galleria, teatro di eventi che hanno modellato la storia della Francia e del mondo, come la firma del Trattato di Versailles nel 1919

Abbiamo poi aggiunto un tocco di curiosità e aneddoti, scoprendo ad esempio come la sala sia sopravvissuta ai tumulti della rivoluzione.

Per chi, come te, desidera visitare questo luogo carico di storia, abbiamo fornito consigli pratici su come raggiungere la Galleria, i migliori biglietti da acquistare e le visite guidate raccomandate per un’esperienza immersiva. Infine, ho voluto rispondere alle domande più frequenti, offrendoti informazioni chiare e concise per prepararti al meglio alla tua visita.

La Galleria degli Specchi non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere, un’immersione nella storia, nell’arte e nella magnificenza della Francia monarchica. Spero che questo articolo ti abbia ispirato a esplorare personalmente la grandezza e la bellezza di uno dei più famosi simboli della cultura francese.

Se desideri ricevere ulteriori dettagli sulla Galleria degli Specchi, non esitare a lasciare un commento qui sotto o leggi l’articolo sulle altre stanze della Reggia di Versailles.

E ricorda, una visita a Versailles non è solo un tour, ma un’immersione profonda nella storia e nell’arte di uno dei palazzi più emblematici al mondo. Prenota il tuo biglietto prioritario per evitare lunghe file e preparati a un’esperienza regale indimenticabile!

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